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Circa Alice Mosconi

Conservation scientist e paleoantropologa molecolare. Nata a Firenze, ma vive a Berlino. Appassionata di divulgazione scientifica, ha una pagina Instagram. Collabora con Minerva dal 2021 ed è scrittrice di articoli a carattere scientifico per Wiley Editor e Pikaia.

L’uso delle piante degli uomini preistorici: un aiuto dalla paleogenetica dei sedimenti

2024-07-26T23:13:48+02:0016 Giugno 2023|Categorie: Curiosità, Medicina e Ricerca, Natura, Tecnologia|Tag: , , |

Le nostre attuali conoscenze sull'utilizzo delle piante da parte della nostra specie durante il Paleolitico (2,5 mln - 12000 anni fa) sono documentate grazie a frammenti di piante, fitoliti e microfossili, nonché da biomarcatori ricavati da strumenti per la preparazione del cibo e dal tartaro dentale, ma sono abbastanza limitate a causa della scarsa preservazione di reperti vegetali identificabili e della mancanza di metodi adeguati per il loro rilevamento e identificazione. Tuttavia, uno studio internazionale abbastanza recente ci mostra come, grazie all'analisi del DNA conservato nei sedimenti delle grotte (ambienti unici in cui l'effetto completo degli elementi sui materiali [...]

Che rumore fa, questa umanità?

2024-07-26T23:15:19+02:0024 Gennaio 2023|Categorie: Ambiente|Tag: , , , |

La nostra specie è abbastanza famosa perché inquina. Inquinamento chimico, luminoso e… acustico! E’ noto che i rumori che produciamo possano disturbare gli altri animali, sia sulla terraferma che in mare, ma un recente studio dell’Università di Bristol nel Regno Unito dimostra come queste interferenze sonore impattino pesantemente sulla comunicazione degli animali marini. Il traffico delle navi, i cantieri navali in costruzione e molte altre fonti di rumore antropiche provocano di fatto un ruggito continuo sott'acqua che va a interferire con la vita di queste specie. In realtà non esiste l’assoluto silenzio in natura, men che meno negli oceani: [...]

Mario Capecchi, dalla strada al Nobel

2022-01-21T16:44:09+01:0020 Gennaio 2022|Categorie: Curiosità|Tag: , , , , |

Mario Capecchi è uno dei Nobel italiani dalla vita più avventurosa e rappresenta il classico esempio dell'American Dream, nonché un modello a cui ispirarsi per tutte quelle persone che vogliono fare della scienza la propria missione. Nelle interviste che ha rilasciato si presenta come un uomo umile, sebbene gli incredibili obiettivi raggiunti, e non rinnega la sua infanzia difficile, ai tempi della guerra e della miseria. Colpisce che si definisca uno "studente buono, ma non serio" ai tempi della scuola e che al liceo fosse più interessato allo sport (in particolare al wrestling), che allo studio. Capecchi nacque a [...]

Chi era Homo naledi?

2024-07-26T23:18:26+02:0017 Dicembre 2021|Categorie: Curiosità|Tag: , , , |

Era il 2013 quando un’équipe internazionale di scienziati fece una scoperta incredibile in Sud Africa: nella grotta Dinaledi Chamber, facente parte del complesso delle Rising Star Cave, in quella che viene definita Culla dell'Umanità, appena fuori Johannesburg. È una vasta area famosa per importanti ritrovamenti fossili fin dagli anni '20 del 1900. Furono rinvenute, in uno dei tanti inghiottitoi[1], circa 1500 ossa di quella che sembrava una nuova specie di ominino[2]. Nel 2015, dopo i relativi accertamenti, la specie venne chiamata Homo naledi. Lo scavo fu tutt’altro che facile: i resti si trovavano in una zona caratterizzata da enorme [...]

Carlo Rubbia, uno scienziato engagé.

2022-01-20T13:56:47+01:0013 Dicembre 2021|Categorie: Curiosità|Tag: , , |

“La più grande forma di libertà è quella di potersi domandare da dove veniamo e dove andiamo.” Nel 1984 il Nobel per la Fisica viene assegnato a Carlo Rubbia (insieme a S. van der Meer), un fisico “particellare”. Col suo progetto UA1, che coinvolge più di 100 scienziati da tutto il mondo, Rubbia aveva, infatti, scoperto solo l’anno precedente, i bosoni vettoriali W+, W− e Z, ovvero quelli responsabili delle cosiddette “interazioni deboli”. Il Nobel è tutto meritato, perché la scoperta fu resa possibile proprio dalla sua fondamentale intuizione di modificare il supersincrotrone del CERN, per far sì che si [...]

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