Quante volte ci è capitato di trovarci davanti agli scaffali pieni di prodotti “naturali” — integratori, cosmetici, dispositivi medici — in supermercati, farmacie, erboristerie, senza sapere bene quale scegliere? O di parlare con amici o professionisti del settore, uscendo ancora più confusi?

Da dove nasce tutta questa confusione?

Principalmente dalla grande varietà di prodotti oggi in commercio e dalla loro evoluzione, che rende difficile orientarsi. Un tempo le piante medicinali erano la principale risorsa per i medici, che si affidavano agli speziali (gli antichi farmacisti) per creare rimedi a base di singoli ingredienti naturali. Dalla fine dell’Ottocento, molte piante sono diventate la base di farmaci veri e propri, mentre altre vengono usate in forme più semplici, come le tisane.

Lo sapevi?

Oltre l’85% dei farmaci conosciuti ha origine diretta o indiretta da piante! Alcuni esempi famosi:

  • Morfina dal papavero da oppio per il dolore
  • Taxani e vinca come antitumorali
  • Salicilati (aspirina) come antinfiammatori
  • Artemisinina dall’Artemisia contro la malaria

Oggi il mondo dei prodotti vegetali è vastissimo:

  • Farmaci veri e propri
  • Integratori alimentari (nutraceutici)
  • Cosmetici
  • Dispositivi medici

La qualità e le indicazioni di questi prodotti sono molto diverse. Se non vengono spiegate chiaramente ai consumatori — e anche a medici e farmacisti — è facile cadere in confusione.

FITOTERAPIA: cos’è davvero?

Il termine fitoterapia viene spesso usato in modo improprio.

Definizione ufficiale: secondo OMS, Istituto Superiore di Sanità e AIFA, la fitoterapia è la branca della medicina che usa piante medicinali per prevenire o curare disturbi. Un fitoterapico è un vero e proprio farmaco, a base di estratti vegetali controllati e standardizzati.

Problema: il marketing ha allargato molto il concetto di “naturale”, facendo sembrare fitoterapia anche l’uso di integratori o prodotti non farmacologici. In Italia, più del 99% dei prodotti vegetali venduti sono integratori alimentari, non farmaci!

Ricordiamo:

  • Gli integratori migliorano la salute o aiutano la prevenzione, ma non curano malattie.
  • I farmaci vegetali invece possono curare, come ogni altro medicinale.

I farmaci vegetali oggi:

I fitoterapici si distinguono perché:

  • Agiscono su diversi bersagli del corpo (grazie al “fitocomplesso”, cioè all’insieme di tante sostanze attive)
  • Sono spesso più sicuri di farmaci tradizionali

Esempi di fitoterapici efficaci:

  • Senna, aloe, rabarbaro → lassativi
  • Ippocastano, centella, mirtillo → problemi di circolazione
  • Rodiola → stress e stanchezza
  • Cardo mariano → protezione del fegato

Altri usi:

  • Ginkgo biloba → supporto nelle prime fasi di demenza
  • Serenoa → iperplasia prostatica benigna
  • Valeriana, lavanda, passiflora → ansia lieve e insonnia

UN FARMACO VEGETALE È UN FARMACO A TUTTI GLI EFFETTI!

Deve rispettare altissimi standard di qualità, essere prodotto da aziende farmaceutiche controllate da enti come AIFA, EMA o FDA, ed essere sottoposto a farmacovigilanza continua.

Come scegliere consapevolmente un prodotto vegetale?

Prima di tutto, bisogna capire perché vogliamo usarlo:

  • Prevenzione/miglioramento della salute → integratore (nutraceutico)
  • Cura di una malattia → farmaco (fitoterapico)

Importante: niente fai-da-te! È sempre meglio affidarsi a medici, farmacisti o nutrizionisti formati sulla fitoterapia.

Qualche consiglio pratico:

  • Leggi bene l’etichetta!
    Un farmaco vegetale ha:

    • Numero di Autorizzazione all’Immissione in Commercio (AIC)
    • Foglietto illustrativo
    • Dosaggio preciso
  • Un integratore vegetale invece riporta solo indicazioni sul supporto alla salute e sulle quantità di estratti.

Attenzione: se trovi prodotti pieni di tanti estratti a dosaggi bassissimi, diffida. Più non significa meglio: troppa confusione negli ingredienti spesso vuol dire poca efficacia.