Alessandro Giuseppe Antonio Anastasio Volta
(Como, 18 febbraio 1745 – Como, 5 marzo 1827) Alessandro Volta è stato un chimico e fisico italiano, inventore del primo generatore elettrico mai realizzato, la pila, e scopritore del gas metano. Intraprese gli studi umanistici, ma solo in seguito incontrò Giulio Cesare Gattoni, che notò la sua passione per la scienza e gli mise a disposizione il proprio laboratorio di scienze naturali. Fu così che abbandonò il desiderio della famiglia di una vita sacerdotale per dedicarsi alla sua vocazione scientifica. Queste sue scoperte sono state fondamentali nel tempo per realizzare batterie di uso comune, per il riscaldamento domestico e la realizzazione di automobili a gas.
Francesco Maria Grimaldi
(Bologna, 2 aprile 1618 – Bologna, 28 dicembre 1663) Francesco Grimaldi è stato un fisico, gesuita e astronomo italiano. Inizialmente ha frequentato il corso di studi gesuitico e solo nel 1637 si è iscritto a un corso di metafisica a Bologna. Il suo interesse sperimentale per l’ottica, derivato da osservazioni poco chiare nella tecnologia dei telescopi di quel tempo, lo spingono a studiare il comportamento della luce che poi successivamente ha descritto nel suo trattato “De Lumine”. Grimaldi fu il primo a parlare di “diffrazione della luce”, cioè lui considerava la luce come una sostanza, simile a un fluido luminoso che subiva un’interferenza, come se incontrasse un ostacolo quando si propagava separandosi in diverse “frange colorate”. Le sue idee non furono accettate ma i suoi studi aprirono la strada a Hooke e altri scienziati che riuscirono a confermare le sue teorie e a gettare le basi per la costruzione di dispositivi ottici.
Maria Gaetana Agnesi
(Montevecchia, 16 maggio 1718 – Milano, 9 gennaio 1799). Maria Grimaldi è stata una matematica e filosofa. Il padre notò subito la sua propensione per la matematica e le fornì un’istruzione di livello. Già in età adolescenziale scrisse numerosi saggi filosofici e scientifici in cui commentò le varie teorie matematiche dell’epoca. È stata la prima donna a scrivere un libro di matematica. A 20 anni inizia la stesura del suo testo più importante “Istituzioni analitiche ad uso della gioventù italiana”, un manuale di studio che trattava in maniera chiara e concisa le diverse aree della matematica: l’algebra, la geometria e i neonati calcolo differenziale e integrale. Esso inoltre conteneva nuovi procedimenti per la risoluzione delle equazioni differenziali, oggi utilizzate per descrivere il moto dei fluidi applicati all’atmosfera, che sono alla base della meteorologia e delle previsioni del tempo. Il suo talento la rese molto famosa e diventò la prima donna ad ottenere una cattedra di matematica all’Università di Bologna.
Gerolamo Cardano
(Pavia, 24 settembre 1501 – Roma, 21 settembre 1576) Gerolamo Cardano è stato un medico, matematico e filosofo italiano, figura centrale del rinascimento. Cardano diede importantissimi contributi nel campo della matematica. E’ riconosciuto come il fondatore principale della teoria della probabilità che fu poi utilizzata successivamente per spiegare le possibilità nel gioco d’azzardo. A lui si deve anche l’ invenzione della serratura, della sospensione cardanica, uno strumento che permette il moto libero delle bussole nautiche ed è alla base del funzionamento del giroscopio, sfruttato per costruire satelliti artificiali, sonde spaziali, armi da fuoco e giochi (trottola e yo-yo); e del giunto cardanico una struttura che serve a collegare due assi che oggi è utilizzata nelle macchine agricole per trasmettere il moto rotatorio dalla presa di potenza del trattore agli attrezzi collegati (per esempio fresatrice).
Pier Giorgio Perotto
(Torino, 24 dicembre 1930 – Genova, 23 gennaio 2002) Pieri Giorgio Perotto è stato un ingegnere e informatico italiano. Progettista della Olivetti, fu un pioniere dell’informatica, noto soprattutto per aver progettato l’innovativa Programma 101, il primo esempio di personal computer. Successivamente sviluppò per l’Olivetti diversi calcolatori da tavolo, macchine contabili e altri personal computer più recenti. Nella sua carriera Perotto lavorò a numerosi altri progetti relativi all’elaborazione automatica di dati, ad esempio un sistema di riconoscimento ottico dei caratteri (OCR), programmi che riconoscono i caratteri contenuti in un documento e li trasformano in un testo digitale leggibile da una macchina. La conversione viene effettuata solitamente tramite uno scanner. Per la sua invenzione del Programma 101 nel 1991 ha ricevuto il Premio Leonardo da Vinci dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano.
Gianni Bonadonna
(Milano 1934 – Milano 2015). Gianni Bonadonna è stato un medico italiano e padre dell’oncologia clinica. Dopo un tirocinio a New York viene chiamato dall’Istituto Nazionale dei tumori di Milano dove diventa il Direttore della divisione oncologica. Nella sua carriera di medico ha condotto molti studi clinici, quella di maggior rilievo è stata la valutazione sull’efficacia clinica della combinazione di alcuni antibiotici nel trattamento del linfoma di Hodgkin che gli hanno permesso di realizzare un protocollo considerato tuttora la terapia di riferimento adottata a livello internazionale per questa malattia. Ha studiato e realizzato anche un trattamento pre e post operatorio per pazienti affette da carcinoma mammario. Era un uomo dalla cultura e sensibilità elevata, molto vicino ai pazienti e al rapporto medico-paziente tanto da battersi per l’inserimento dell’Umanizzazione della medicina come un nuovo insegnamento per i futuri medici.
Eva Mameli Calvino
(Sassari, 12 febbraio 1886 – Sanremo, 31 marzo 1978) Botanica e madre dello scrittore Italo Calvino. Nel 1907 si laureò in Scienze Naturali. Fu la prima donna italiana a ottenere una cattedra in botanica e dal 1926 al 1929 diresse l’Orto botanico dell’Università di Cagliari. Condusse ricerche su piante medicinali e colture tropicali, lavorando molto per la tutela dei volatili e la conservazione della biodiversità. I suoi studi, infatti, hanno avuto applicazioni significative, soprattutto nell’ambito della floricoltura e della conservazione ambientale, con miglioramenti nelle tecniche di coltivazione e protezione delle specie floristiche oltre che nella conservazione della biodiversità, promuovendo la protezione degli uccelli tramite progetti di nidificazione artificiale. Questa iniziativa rappresenta una delle prime attività di conservazione degli habitat per favorire lo sviluppo della fauna, pratica che continua ancora oggi attraverso progetti di conservazione ecologica e urbanistica volti a proteggere la biodiversità urbana e rurale.
Paola S. Timiras
(Roma, 21 luglio 1923– California, 12 settembre 2008) Fisiologa e endocrinologa nota per i suoi studi sullo sviluppo e sull’invecchiamento del sistema nervoso centrale. Ottenne la laurea in medicina presso l’Università di Roma “La Sapienza” nel 1947. Svolse la sua ricerca di dottorato presso l’Università di Montreal e lavorò negli Stati Uniti per gran parte della sua carriera, dove furono oggetto dei suoi studi le risposte ormonali del corpo allo stress e su come questo influenzi il sistema immunitario. Approfondì numerosi aspetti biologici e genetici dell’invecchiamento, compreso il ruolo della nutrizione e l’impatto degli antiossidanti. Queste sue scoperte si riflettono ancora oggi su terapie ormonali sostitutive, progressi nella medicina rigenerativa e nelle strategie anti-invecchiamento basate su dieta e stile di vita.
Raffaella Simili
(1945-2022) Storica della scienza, ha dato un contributo importante allo studio della storia della scienza in Italia, con un focus particolare sulle donne nella scienza. Ha esplorato il ruolo delle donne nel progresso scientifico e tecnologico attraverso i secoli. Inoltre, ha diretto e coordinato prestigiose riviste scientifiche con un forte interesse per la diffusione della scienza e dell’importante ruolo storico e sociale che ha avuto nello sviluppo dell’Italia. Tra le sue opere, spicca il “Dizionario biografico delle donne nella scienza in Italia dal Settecento al Novecento” il primo nel suo genere, che ha promosso una maggiore consapevolezza della storia delle scienziate italiane. Questo lavoro ha contribuito alla creazione di una memoria storica del contributo femminile nella scienza e ha avuto applicazioni attuali nella valorizzazione della parità di genere nelle carriere scientifiche.
Filippo Silvestri
(Bevagna, 22 giugno 1873 – Portici, 10 giugno 1949) è stato un entomologo italiano, ha studiato la biologia degli insetti sociali come le termiti e le formiche. Ha dato contributi importanti al controllo di specie invasive, studiando la relazione tra ospiti e parassiti. Una delle applicazioni più rilevanti delle sue scoperte è l’utilizzo di insetti antagonisti per combattere specie invasive e dannose per le coltivazioni. La sua ricerca ha gettato le basi per il controllo naturale di parassiti, permettendo oggi di limitare l’uso di pesticidi chimici e favorire metodi ecologicamente sostenibili.
Federico Nitti
(Ischia, 20 settembre 1905 – Roma, 2 marzo 1947) Federico Nitti, medico e farmacologo italiano. Scomparve a soli 43 anni dopo aver contratto una tubercolosi fulminante. Egli si contagiò durante le sue ricerche con una coltura di bacilli particolarmente virulenta. Si laureò in medicina nel 1926 e portò avanti gli studi sulla penicillina e su Mycobacterium tuberculosis, ma è noto soprattutto per aver partecipato alla scoperta delle proprietà terapeutiche dei sulfamidici, utilizzati ancora oggi per infezioni respiratorie, urinarie, gastrointestinali e per malattie tropicali e parassitarie.
Rita Levi Montalcini
(Torino, 22 aprile 1909 – Roma, 30 dicembre 2012) Rita Levi Montalcini è stata una neurologa. Nel 1930 entrò nella scuola medica dell’istologo Giuseppe Levi, dove cominciò gli studi sul sistema nervoso che avrebbe proseguito per tutta la vita. Nel 1936 conseguì la laurea in Medicina e Chirurgia e successivamente si specializzò in Neurologia e Psichiatria. In pieno regime razziale, allestì un laboratorio domestico dove iniziò le sue ricerche sul ruolo dei fattori genetici e di quelli ambientali nella differenziazione dei centri nervosi. Ma fu negli Stati Uniti, negli anni cinquanta, che riuscì a portare avanti le sue ricerche e a scoprire il fattore di accrescimento della fibra nervosa NGF dimostrato attivo sul differenziamento, il trofismo e il tropismo di determinati neuroni del sistema nervoso periferico e del cervello. Per tale scoperta è stata insignita nel 1986 del premio Nobel per la medicina. Insignita anche di altri premi, è stata la prima donna a essere ammessa alla Pontificia accademia delle scienze.
Lazzaro Spallanzani
(Scandiano, 1729– Pavia, 1799) Lazzaro Spallanzani, biologo e sacerdote emiliano, è stato un pioniere della microbiologia. Con esperimenti innovativi, dimostrò che la generazione spontanea, l’idea che la vita possa nascere dal nulla, era un mito. Dedicò la vita a comprendere fenomeni come la rigenerazione degli arti negli animali e la fertilizzazione artificiale, anticipando di secoli la biologia moderna. La sua curiosità e il suo spirito d’indagine hanno cambiato per sempre il modo in cui esploriamo e comprendiamo la vita.
Giuseppe Mercalli
(Milano, 1850– Napoli, 1914) Giuseppe Mercalli, geologo e sismologo, è noto per aver ideato la famosa Scala Mercalli, che misura l’intensità dei terremoti basandosi sugli effetti percepibili. Nato a Milano, Mercalli fu appassionato di vulcani e sismologia. Ha passato gran parte della vita a Napoli, studiando da vicino il Vesuvio e il vulcanismo. La scala Mercalli è tuttora utilizzata per descrivere i danni di un sisma, contribuendo alla sicurezza e alla comprensione dei fenomeni sismici in tutto il mondo.
Vito Volterra
(Ancona, 1860 – Roma, 1940) Vito Volterra è stato un matematico geniale che ha cambiato il modo in cui comprendiamo l’ecologia. Nato ad Ancona, il suo lavoro si è concentrato sulle equazioni che descrivono la dinamica preda-predatore, ancora oggi fondamentali per comprendere gli equilibri naturali. Volterra ha avuto anche un ruolo importante nella comunità scientifica italiana: è stato tra i fondatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). La sua dedizione alla scienza e il suo approccio rigoroso hanno ispirato generazioni di studiosi. Ha creato modelli matematici per descrivere le dinamiche tra predatori e prede, fondamentali ancora oggi per studiare gli ecosistemi. Volterra era anche un uomo coraggioso: si oppose al regime fascista, rifiutandosi di firmare il giuramento di fedeltà, e per questo fu allontanato dall’università.
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