Giulio Natta: «Signora guardi ben che sia fatto di Moplen!»
È il 10 dicembre 1963 quando, nella fredda Stoccolma, accade un fatto fuori dal comune. In via del tutto eccezionale, in una Stockholm Concert Hall gremita di personalità in abito elegante, il Re di Svezia, Gustav VI Adolf, si alza per raggiungere uno scienziato dal volto mite, che non può muoversi per ricevere il premio Nobel, a causa del morbo di Parkinson. Quel volto tranquillo è quello del chimico italiano Giulio Natta, che sta per ricevere il premio Nobel «per la sua scoperta nel campo della chimica degli alti polimeri», condiviso con il collega Karl Ziegler. Quando il Re gli [...]