Una percentuale di zuccheri troppo elevata nella dieta è associata ad una vasta gamma di problemi di salute come obesità, diabete di tipo 2, carie dentali, malattie delle coronarie e altro ancora. Secondo l’OMS la percentuale di energia derivante dagli zuccheri dovrebbe arrivare al massimo al 10% o al 5% se si vogliono avere ulteriori benefici per la salute. In  particolare ci si riferisce ai cosiddetti Free Sugars. Essi comprendono gli zuccheri (monosaccaridi e disaccaridi) raffinati aggiunti durante la preparazione dei cibi, per esempio biscotti, yogurt, cioccolato, cereali e bibite. Si parla degli zuccheri aggiunti ma non solo. Sono free sugars infatti anche quelli contenuti naturalmente nei succhi di frutta, nel miele e negli sciroppi.Non sono free sugars gli zuccheri naturalmente presenti nel latte, nella frutta e nella verdura.

Un’importante fonte di zuccheri è rappresentata dalle bibite gassate. Con 9 o 10g di zucchero per 100ml, può bastare una lattina per sforare il limite raccomandato. Per questo motivo l’OMS raccomanda di aumentare le tasse sulle bibite zuccherate. Secondo l’OMS vi sono molte ricerche che indicano l’efficacia della misura nel ridurre i consumi di bibite zuccherate e quindi nel ridurre la quantità di zuccheri liberi assunta con la dieta.Il Regno Unito ci offre un caso pratico in questo senso. A riprova di ciò vi è una ricerca inglese pubblicata su Journal of Epidemiology and Community Health. La ricerca copre il periodo dal 2008 al 2019 e mira a determinare se e quanto sia stata efficace la sugar tax annunciata nel Regno Unito a marzo 2016 ed entrata in vigore a marzo del 2018.

La ricerca consta di un campione di 7999 adulti e 7656 bambini e si basa sui dati del National Diet and Nutrition Survey (NDNS). In breve, è uno studio in forma di sondaggio che viene ripetuto ogni anno con un campione rappresentativo di 500 adulti e 500 bambini che mira a raccogliere dati sulle abitudini alimentari in casa e fuori, sullo stato nutrizionale e sui nutrienti introdotti con la dieta. Ogni mese vengono selezionati 80 partecipanti (40 adulti e 40 bambini) differenti. Gli studi di questo tipo vengono detti cross-sectional.  I partecipanti indicano tutti i cibi e le bevande che hanno assunto nel giro di 3 o 4 giorni, dentro casa e fuori casa. I dati sono poi raccolti da personale qualificato e convertiti in nutrienti facendo riferimento alla UK Nutrient Databank.Per determinare se e quanto la sugar tax sia stata efficace, è stata calcolata la differenza tra uno scenario controfattuale, caratterizzato dalla mancata entrata in vigore della misura, e quanto registrato nel sondaggio nel periodo successivo all’annuncio dell’entrata in vigore della legge. Tale scenario controfattuale si basa sul trend nel consumo di zuccheri emerso dai dati tra il 2008 e il 2016, prima che la sugar tax venisse annunciata.

Ciò che ne è emerso è che a seguito dell’annuncio dell’entrata in vigore della sugar tax nell’aprile del 2016, il consumo di zuccheri liberi nelle bibite zuccherate è calato della metà nei bambini e di un terzo negli adulti rispetto al periodo di inizio dello studio.

Più precisamente, per quanto riguarda i bambini, il consumo di zuccheri derivante dalle bibite era di 27g al giorno a testa all’inizio del periodo di studio, contro i 10 grammi al giorno registrati alla fine del periodo. Rispetto allo scenario controfattuale la riduzione è stata di 3 grammi al giorno o del 23,5%.

Negli adulti il calo rispetto allo scenario controfattuale è stato di 5.2 grammi ovvero del 40.4%.

Il calo totale nel consumo di free sugars nei bambini, tenendo conto quindi anche dei cibi, rispetto allo scenario controfattuale è stato di 4,8 grammi. Questo indica che il calo rilevato è dovuto essenzialmente alla riduzione del consumo di bibite zuccherate, nonostante un calo nell’assunzione di zuccheri fosse preesistente alla legge. In termini percentuali invece rispetto al totale l’energia derivante dai free sugars non è mutata in confronto allo scenario controfattuale, questo può indicare una contestuale riduzione dell’apporto energetico totale.

Nel 2016 infatti il governo inglese ha lanciato un programma per ridurre la presenza di zuccheri nei prodotti industriali del 5% nel 2018 e del 20% nel 2020. Il programma era su base volontaria. Tale programma ha ottenuto una riduzione della presenza di zucchero nelle bibite solamente del 3,5%, mentre è stato più efficace con prodotti come cereali (13%) e yogurt (17%). Tali dati indicano che la gran parte della riduzione nel consumo di zuccheri registrata in questo studio è conseguente all’introduzione della legge. I risultati indicano inoltre la superiorità della sugar tax rispetto ai programmi volontari nell’orientare le scelte dei consumatori e nello spingere di conseguenza le industrie a ridurre gli zuccheri presenti nei prodotti.

Lo studio è compatibile con le evidenze precedenti e non solo, è espressione di una più generale tendenza a tassare prodotti dannosi per la salute come anche il tabacco e l’alcool. Questo genere di misure (soprattutto le tasse sulle sigarette) si stanno diffondendo a livello globale e rappresentano una delle principali misure per orientare i consumatori verso scelte più sane (aumentando inoltre gli introiti per lo stato). Oggi nel mondo fuma una persona su 5, quando nel 2000 fumava 1 persona su 3. Questo risultato è stato possibile grazie a misure come il divieto di fumare nei luoghi pubblici, ma secondo l’OMS la tassazione delle sigarette è la singola misura più efficace nel ridurre il consumo di tabacco.

La tassazione di prodotti dannosi rappresenta una delle misure più efficaci per orientare verso stili di vita più sani, con benefici per il singolo, per la salute pubblica e per la sanità.

In particolare un consumo eccessivo di zuccheri esaspera un problema oggi quanto mai grave: l’obesità, la quale rappresenta un fattore di rischio enorme per quanto concerne problemi cardiovascolari, problemi ai reni, disabilità, diabete di tipo 2 e altro. La dimensione pubblica di questi problemi rende quanto mai urgente questo genere di misure.

 

 

FONTI:

 

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5962881/

https://www.theguardian.com/society/article/2024/jul/09/childrens-daily-sugar-consumption-halves-just-a-year-after-tax-study-finds?CMP=share_btn_url

https://www.who.int/news/item/05-12-2023-who-calls-on-countries-to-increase-taxes-on-alcohol-and-sugary-sweetened-beverages

https://www.who.int/teams/health-promotion/tobacco-control/economics/taxation