“Provora” è il nuovo supergruppo di microrganismi eucarioti (organismi con un nucleo ben differenziato, costituiti da una o più cellule) scoperti in alcuni habitat marini distanti geograficamente, precisamente vicino le barriere coralline di Curacao nel mare dei Caraibi, nelle zone del Mar Nero e del Mar Rosso, nelle acque dell’Oceano Artico e a Nord-Est dell’Oceano Pacifico.
Tikhonenkov, Keeling e altri autori di questa indagine scientifica, prelevando alcuni campioni di acqua, hanno trovato questi ceppi piccolissimi dotati di due flagelli, o code (ovvero strutture lunghe filamentose importanti per il movimento), situati in tasche separate, che nuotano velocemente e predano altri organismi. Infatti nei campioni dov’erano presenti, tutti gli altri scomparivano nel giro di due giorni. In particolare questi predatori si cibano in modo diverso: un gruppo si nutre mordendo la preda con delle sporgenze simili ai denti e l’altro inghiotte la preda intera per fagocitosi cioè tramite cellule specifiche dette fagociti, rispettivamente chiamati Nibbleridia e Nebulidia, riconosciuti come due linee divergenti di Provora.
Successivamente questi predatori sono stati nutriti con protozoi (organismi eucarioti unicellulari) e coltivati per studiarne il DNA allo scopo di capire la parentela con gli eucarioti. Solitamente per questi studi viene usato un gene (18s rRNA) per descrivere le differenze genetiche, come in questo caso. “Ad esempio, gli esseri umani differiscono dai porcellini d’india per soli 6 nucleotidi e invece, questi nuovi organismi differiscono circa 170-180 nucleotidi rispetto a tutti gli altri esseri viventi.” ha affermato Tikhonenkov.
La ricerca di questo gene ha dimostrato che questi organismi si trovano non solo negli oceani e nei mari, ma anche nelle acque salmastre e dolci mentre sono assenti nel suolo. Sono perciò distribuiti globalmente seppur la loro densità risulti molto bassa ed è per questo motivo che finora non erano stati ancora rilevati.
Questi risultati evidenziano la rarità di questo nuovo supergruppo che, sebbene sia imparentato con gli eucarioti, si diversifica sotto molti aspetti e permette di aggiungere un ulteriore ramo all’albero della vita. Non significa che sia più o meno importante di altri organismi e non è indice di un alto livello di diversità, ma sicuramente dovrà essere esaminato nel dettaglio per comprendere meglio come si è evoluto Provora e il suo ruolo nell’evoluzione.
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