I gemelli monozigoti sono individui identici nati dalla fecondazione di una singola cellula uovo da uno spermatozoo che hanno lo stesso patrimonio genetico.

Gli elementi comuni tra due gemelli identici non riguardano solo la genetica ma coinvolgono anche l’epigenetica, ovvero l’insieme dei meccanismi molecolari che regolano l’espressione dei geni senza modificare il DNA. Un tipo di modificazione epigenetica studiata nei gemelli è la metilazione che consiste nell’aggiunta di un gruppo metile (-CH3) ad una base azotata.

Attraverso lo studio di epialleli metastabili (ME), varianti epigenetiche impostate nell’embrione precoce e mantenute durante la successiva differenziazione cellulare, è stato possibile osservare che gli schemi di metilazione di questi geni (ME), responsabili di differenze dei tratti somatici in topi geneticamente identici tra loro, non sono casuali ma coincidono perfettamente in gemelli monozigoti.

Questo fenomeno noto come “supersimilarità epigenetica” (ESS) non può dipendere dalla sola condivisione del DNA. E’ impensabile che due individui indipendenti tra loro possano avere metilazioni molto simili. L’ipotesi più probabile è che una serie di metilazioni su questi geni avvengano in una fase embrionale precoce, prima che avvenga la divisione dello zigote in due copie identiche.

Questi risultati pongono l’attenzione su un’altra questione che riguarda l’insorgenza di tumori. Poiché le metilazioni aberranti sono considerate secondo alcune teorie passate una possibile causa di insorgenza di gravi malattie, ci si è chiesti se in qualche modo anche le metilazioni su geni supersimilari possano essere associate al rischio di sviluppare tumori.

Se questo venisse confermato bisognerebbe riconsiderare altri fattori oltre l’ereditarietà di alcune malattie nei gemelli. 

 

Fonte

https://genomebiology.biomedcentral.com/articles/10.1186/s13059-017-1374-0