Il lupo grigio appenninico, Canis lupus italicus, popola le zone appenniniche e delle Alpi italiane fino ad espandersi in Francia sudoccidentale e in Svizzera.

Esemplare di lupo grigio europeo (Di [1] – https://www.flickr.com/photos/kachnch/16364273038, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=38480628)

Sebbene negli anni ’70 la sua popolazione fosse stata ridotta a causa di persecuzioni da parte dell’uomo a circa un centinaio di esemplari, dall’ultimo sondaggio dell’ISPRA (2016) risulta un incremento del numero dei lupi a oltre 2.000 unità. Ciò è stato possibile grazie a progfetti di conservazione e tutela – da ricordare la campagna “San Francesco” del 1976 che ha permesso di tutelare legalmente il lupo.

Il lupo grigio presenta, come definito dal nome, un manto grigio fulvo, che tende a diventare rossiccio nei periodi estivi; vive tipicamente in branchi fino a 7 individui e si distingue dal lupo europeo per la sua dentizione meno robusta e i canini meno ricurvi.

In Italia attualmente il lupo popola il 90% delle zone appenniniche e il 10% di zone alpine, occupando un’area che va dal parco nazionale del Gran Paradiso fino al Gargano.

Tra le minacce che mettono a repentaglio la conservazione del lupo in Italia, la più rilevante è rappresentata dall’ibridazione con il cane, la variante domestica della stessa specie.

Tale fenomeno altera l’integrità genetica del lupo appenninico e rischia di avere serie ripercussioni sia sui caratteri morfologici che sul comportamento degli individui ibridi. Ad esempio il colore del mantello nero riscontrato all’interno della popolazione di lupo appenninico rappresenta un carattere ereditato da un fenomeno di ibridazione con il cane.

Esemplare di lupo grigio appenninico, Canis lupus italicus (Di Guido Mastrobono – Lupo AppenninicoUploaded by Mariomassone, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=32777305)

I lupi neri, definiti “melanici”, sono frutto di un’introgressione – cioè del passaggio di geni da una specie o da una sottospecie a un’altra – con il cane: a livello europeo si riscontrano solamente nella penisola italiana.

Inoltre sembra che gli ibridi tendano a perdere il naturale timore nei confronti dell’uomo e finiscano per entrare più facilmente in contrasto con gli interessi degli allevatori, determinando quindi indirettamente un aumento degli episodi di bracconaggio.

Infine è stato dimostrato che l’accoppiamento con il cane espone maggiormente il lupo al contagio di malattie come la rogna

Di L.R. e C.W.

Approfondimenti: