“Prevenire è meglio che curare” dice un proverbio antico, ma per prevenire bisogna conoscere ed è proprio questo uno dei problemi dell’endometriosi: se ne parla poco, eppure ne soffre 1 donna su 10 e rappresenta il 30% delle cause dell’infertilità femminile.
Sono numeri abbastanza alti per una malattia fantasma, una patologia che c’è ma non si vede o almeno non subito perché spesso si sottovalutano i sintomi e i campanelli d’allarme che arrivano al nostro corpo. Tutto questo accade per la mancanza di informazioni, ma anche perché nel 2020 purtroppo alcuni argomenti sono ancora tabù.
L’endometriosi, come suggerisce la parola stessa, colpisce l’endometrio ovvero la mucosa che riveste internamente l’utero ed è soggetto a diverse modificazioni nell’arco dei 28 giorni che costituiscono il ciclo uterino che si conclude poi con il mestruo, o mestruazioni, dando il via ad un nuovo ciclo uterino.
L’endometrio è essenziale per l’impianto dell’embrione ma l’organismo spende molte energie per mantenerlo, perciò ogni mese lo strato superficiale si sfalda e viene espulso con il flusso ematico. Solo quando la cellula uovo viene fecondata arriva un segnale all’endometrio, che gli indica l’arrivo dell’embrione così il corpo non lo espelle.
Chi soffre di endometriosi vive non solo un problema fisico, ma anche psicologico a causa della diagnosi che giunge dopo un percorso lungo e dispendioso. In queste donne le cellule endometriali si accumulano all’esterno dell’utero provocando un’infiammazione cronica dannosa per l’apparato femminile, che si manifesta con forti dolori continui, sia pelvici sia intestinali, che persistono oltre il periodo mestruale spesso accompagnati da perdite ematiche impedendo lo svolgimento delle attività quotidiane.
Ad oggi le cause non sono ancora molto chiare, probabilmente potrebbe dipendere dalle contrazioni uterine che avvengono durante le mestruazioni e lasciano passare frammenti di endometrio al di fuori dell’utero. È bene in questi casi rivolgersi ad uno specialista e non sottovalutare nessun sintomo, fare più controlli è sempre consigliabile per fugare ogni dubbio e per intervenire con la terapia giusta o, se è necessario, con l’esportazione attraverso un intervento chirurgico senza intaccare l’apparato riproduttivo femminile.
Ecco perché la prevenzione e i controlli sono fondamentali, ma ancor di più l’informazione: conoscere e parlarne a tutti, in modo che l’endometriosi non sia più un fantasma che circola nella vita di milioni di donne.
FONTI:
https://www.salute.gov.it/portale/donna/dettaglioContenutiDonna.jsp?lingua=italiano&id=4487&area=Salute%20donna&menu=patologie&fbclid=IwAR3rrwwOkHpLjwc4vdLgiuSPoRMaQfVM81ndW9D0UAzO6nnODPILXFbNlqQ