Al giorno d’oggi non si fa che parlare dei problemi climatici e dei danni che i derivati del petrolio assestano, a vario titolo, all’intero ecosistema. Ma in America esiste un luogo dove l’oro nero ha mietuto vittime per migliaia di anni, ben prima che noi uomini cominciassimo a metterci del nostro; questo luogo è chiamato “La Brea” e si trova in un tranquillo sobborgo di Los Angeles, in California.
Le “La Brea” tar pits sono di fatto una trappola naturale composta da un accumulo di petrolio, che forma delle pozze profonde da poche decine di centimetri a qualche metro: ma non fatevi ingannare dalla poca profondità!
In queste pozze sono stati trovati resti anche di grandi mammiferi, come tigri dai denti a sciabola, orsi, e perfino mammut! In effetti, tracce di alterazione sulle ossa ritrovate, confermano che anche solo pochi centimetri di questo fluido infido erano sufficienti ad intrappolare grandi mammiferi, che, di fatto, vi rimanevano invischiati fino a morire di fame.
Questa sorta di “trappola infernale” è generata da un naturale processo di filtrazione di petrolio dal terreno, che, risalendo attraverso faglie e fratture, arriva ad accumularsi in superficie. Qui le componenti più “leggere” e gassose evaporano, lasciando solo la frazione più pesante degli idrocarburi, detta bitume (essenzialmente composto da asfalteni).
Le “La Brea” tar pits, tuttavia, sono oggi una vera miniera di fossili delle ultime ere glaciali!
Una delle proprietà del bitume è quella di includere e conservare perfettamente gli scheletri degli animali che ci finiscono dentro. Questa capacità, seppur di ben poca consolazione per i malcapitati individui che vi finirono intrappolati, ci ha permesso di trovare migliaia di scheletri completi di mammiferi, uccelli, e rettili dal Pleistocene Superiore (in questa zona, circa 40’000 anni fa) fino ad oggi.
Il sito è sede di un museo di scienze naturali e, rappresentando di fatto una finestra geologica sulle ere glaciali, è oggetto di studi specifici sui cambiamenti climatici e paleoambientali.
D’ora in poi state bene attenti a dove mettete i piedi!
Credits:
https://ucmp.berkeley.edu/quaternary/labrea.html
https://www.earthmagazine.org/article/csi-la-brea-tiny-traces-reveal-big-secrets-tar-pits
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